La situazione del miele bio nel 2019, anno che verrà probabilmente ricordato come uno dei peggiori per l’apicoltura. Tra le principali cause: drastici cambiamenti climatici e pesticidi.
Quando diciamo miele, la nostra mente lo collega all’immagine delle api, lavoratrici instancabili nella catena alimentare del pianeta…
Ultimamente sempre più persone hanno sentito parlare dei danni causati dai pesticidi sulle api. Oltre a questo però, negli ultimi 10 anni, si sono aggiunti gli effetti dei cambiamenti climatici causati dalle attività industriali e quotidiane dell’uomo – basta guardare i recenti incendi in Amazzonia e Siberia.
Miele 2019 e il clima che cambia
Quest’anno le api sono in grande difficoltà su tutto il territorio nazionale, in una maniera mai vista prima. Gli apicoltori sono sicuramente i primi a subire gli effetti della situazione climatica globale che si riflette nel drammatico calo di produzione di miele in questo 2019.
Secondo gli ultimi dati forniti dall’Unaapi (Associazione apicoltori italiani) la produzione di miele in Italia è calata di circa 80%.
Gli apicoltori The Honeyland e le loro api
Dalle esperienze dei nostri apicoltori Massimo Carpinteri e Luca Bonizzoni desideriamo raccontarvi come il cambiamento climatico abbia effetti sulle api e perché questo 2019 viene descritto come la peggiore annata di sempre per la produzione di miele e per le api in generale.
“Una volta in una stagione intera, esempio per il miele di acacia, si potevano raccogliere 40 kg di miele da un singolo alveare – in una situazione “di equilibrio” dice Carpinteri. “Ma quest’anno è saltato tutto. È saltata quasi ovunque la fioritura dell’acacia, che per gli apicoltori del nord rappresenta circa il 60% del reddito. Prima dell’acacia erano saltate le fioriture di ciliegio ed eucalipto e sono andate malissimo, alle altezze di bassa collina, anche le fioriture di nocciolo, tiglio, castagno.” E continua: “A causa della siccità e l’eccessivo caldo del mese di luglio anche il miele di melata è a rischio.“
Anche Luca Bonizzoni ci descrive la situazione 2019 con queste parole:
“Ottavo anno di fila di raccolti insufficienti, è il peggiore in assoluto da quando ho iniziato a fare l’apicoltore 40 anni fa nel 1979.”
“Temo che il cambiamento climatico incida fortemente sulle potenzialità nettarifere delle piante e se cosi fosse, avremo seri problemi i prossimi anni.”
Gli apicoltori primi a pagare per il cambio climatico
Quest’anno con una primavera anticipata (caldo in febbraio) e freddo nei periodi di fioritura (aprile-maggio), molti apicoltori hanno dovuto affrontare il pericolo della moria delle loro api per carenza di cibo. Quindi oltre al danno stimato degli apicoltori per la mancanza di produzione si è aggiunto anche l’onere aggiuntivo per il ricorso alla nutrizione artificiale delle api.
I nostri apicoltori rispettano il regolamento del biologico e quindi hanno costi notevolmente più alti. Inoltre cercano di evitare questi metodi artificiali, quindi per assicurare il benessere delle loro famiglie di api nutrono le api con il loro miele e polline. Questo comporta un costo ancora più elevato.
La sofferenza delle api non è l’unico effetto di questa situazione. Quest’anno alcuni piccoli apicoltori che hanno come unico reddito l’apicoltura sono in pericolo di chiudere l’attività per impossibilità di sostenere i costi.
Miele adulterato e di bassa qualità: come proteggersi
Grazie alle proprietà del miele pubblicizzato nei media negli ultimi tempi, la richiesta è aumentata anche in Italia.
Però visto l’andamento della produzione degli ultimi anni, la realtà è che il “vero miele è sempre più costoso da produrre” quindi sul mercato si trova miele di bassa qualità, miscelato, pastorizzato oppure addirittura “sintetico”. Questo chiaramente non ha nessun beneficio per la salute, anzi è uno zucchero raffinato simile a qualsiasi dolcificante naturale.
Aumentano sempre di più i casi di adulterazioni che arrivano non solo dalla Cina, ma anche dall’Italia. Spesso entrano nel circuito commerciale partite di falso miele ed è sempre più difficile per le squadre anti-frode scoprire l’operato di queste organizzazioni.
Acquistare i prodotti dai piccoli apicoltori biologici onesti sostiene un’economia sostenibile sia per l’ambiente che per quelli che lavorano duramente per salvare le api, al di là di semplici slogan di marketing.
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