Silenziose, lontane dalle nostre preoccupazioni giornaliere, le api di tutto il mondo stanno morendo. Le cause sono tante: dall’inquinamento globale, al cambiamento climatico, all’agricoltura intensiva fino alle attività dell’uomo. Se i governi e le istituzioni politiche non agiscono davanti a questo dramma, la società civile può invece fare qualcosa per la salvaguardia delle api?
Le api -un mondo in pericolo
Già da un paio di anni, gli scienziati sono al lavoro per scoprire il perché intere colonie di api in tutto il mondo stanno scomparendo – un fenomeno nominato sindrome del collasso delle colonie – colony collapse disorder (CCD).
I dati indicano che negli ultimi inverni nella sola Europa abbiamo avuto perdite fino al 53% (fonte GreenPeace) e nell’ultimo anno gli Stati Uniti hanno dichiarato di aver subito la maggiore perdita di api della loro storia, con apicoltori che hanno dichiarato perdite dal 50 al 90%. (fonte Dan Rather Report – US).
Moria delle api – conseguenze sulla vita del pianeta
Le api, oltre a produrre il miele che tutti apprezziamo, hanno un ruolo fondamentale nella sostenibilità dell’ecosistema terrestre (FAO 2010).
- Perdita economica: le api sono probabilmente i meno conosciuti lavoratori nell’industria agricola. Tonio Borg, Commissario Europeo per la Salute dei Consumatori, ha valutato che le api con la loro attività “donano all’agricoltura europea un contributo annuo di più di 22 miliardi di euro” mentre a livello globale il lavoro di impollinazione naturale delle api ha un valore economico annuo stimato di circa 265 miliardi di euro. In questo quadro le conseguenze economiche non sono trascurabili e la maggiore preoccupazione è che senza il lavoro delle api l’industria agricola subirà delle grosse perdite.
- Produzione di cibo per l’uomo: la moria delle api sta mettendo in pericolo buona parte dell’approvvigionamento alimentare dell’intero globo. Se le api sparissero, in un futuro non lontano molta della nostra verdura e frutta preferita potrebbe non essere più disponibile.
- Biodiversità: oltre al fattore cibo, la diminuzione delle colonie di api e anche di altri insetti impollinatori mette a rischio la biodiversità perché senza il loro instancabile lavoro oltre 20 mila tipi di fiori scompariranno in poche decine di anni (stime dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura – IUCN).
Cosa provoca l’estinzione delle api?
A fronte della moria delle api il fenomeno è stato spesso collegato al massiccio utilizzo in agricoltura di pesticidi chimici dannosi per la vita di questi insetti ed anche di colture OGM.
I primi segnali di allarme l’hanno dato gli apicoltori del Nord America e dell’Europa che a partire dal 2008 hanno iniziato a segnalare anomale diminuzioni delle colonie.
L’attività dell’uomo provoca l’estinzione delle api e degli insetti impollinatori
Un gruppo di ricercatori dell’università di Toronto, dopo aver svolto uno studio sull’impollinazione di alcune piante sulle Montagne Rocciose (Canada), ha constatato una riduzione del 50% di questa attività a causa della diminuzione progressiva del numero di api.
Il coordinatore dello studio James Thomson considera molto preoccupante il risultato in quanto dimostra che anche in questo luogo considerato incontaminato, l’inquinamento globale e l’attività dell’uomo hanno effetti estremamente negativi sulla vita degli insetti impollinatori.
Ultimamente i ricercatori stanno svolgendo studi in diverse direzioni per cercare le cause potenziali di questa moria: fattori di stress dall’ambiente e dall’attività umana, agenti patogeni, parassiti.
- Pesticidi ed insetticidi: nelle colture intensive, i pesticidi chimici rappresentano una minaccia importante alla vita delle api. Gli insetticidi più diffusi al mondo, i neonicotinoidi, sono stati recentemente riconosciuti come pesticidi killer delle api.
- Sostanze tossiche: allo stesso tempo anche sostanze come i fungicidi e gli antiparassitari usati nell’agricoltura convenzionale possono diventare letali per gli insetti impollinatori in quanto in questo modo le api portano il polline contaminato di sostanze tossiche nell’alveare.
- Malnutrizione / deficienze nutrizionali: tanti apicoltori depositano gli alveari in campi di monocolture e questo aspetto può essere considerato come una forma di scarsa nutrizione in quanto le api raccolgono un unico tipo di nettare. “Essenzialmente, questa teoria è identica a quella della nutrizione umana: noi abbiamo bisogno di una ampia varietà di nutrienti che prendiamo da diversi alimenti. Mangiare sempre lo stesso tipo di cibo può determinare carenze nutritive. Così anche per le api una scarsa nutrizione ne diminuisce la risposta immunitaria e le rende più vulnerabili alle tossine presenti in pesticidi, virus, funghi. Tale combinazioni di fattori porta alla morte questi preziosi insetti” .
- Virus e parassiti: negli ultimi anni le api sono sempre di più vittime di agenti patogeni (virus, batteri), il più pericoloso è la Varroa destructor che propaga un’infezione virale letale per gli insetti.
Campi elettromagnetici e l’estinzione degli insetti
Alcuni anni fa ricercatori tedeschi dell’università di Landau hanno scoperto che le onde elettromagnetiche prodotte dai telefonini causano la perdita del senso di orientamento delle api, causando la sindrome del collasso delle colonie (CCD).
In studi recenti sulle radiazioni provocate dalla reti mobili di comunicazioni e WiFi, Andrew Goldsworthy, biologo al UK’s Imperial College (Londra), indica la possibilità che i campi elettromagnetici (Electromagnetic fields – EMFs) generati dai ripetitori per la telefonia cellulare producano disfunzioni nel loro sistema immunitario, rendendole più deboli nei confronti di agenti patogeni contro cui altrimenti avrebbero potuto difendersi. (fonte in inglese)
Come puoi anche TU aiutare a salvaguardare il mondo delle api
Se vuoi sapere di più sulle possibili conseguenze a livello economico, politico e le implicazioni ecologiche in tutto il mondo che provocherebbe l’estinzione delle api guarda il film Un mondo in pericolo (More than Honey), arrivato da qualche settimana anche in Italia.
- Sostieni gli apicoltori che cercano di salvare le api, offrendo loro un ambiente incontaminato e cure naturali, prive di sostanze tossiche: privilegia il miele biologico e prodotti dell‘alveare biologici italiani (polline, propoli). Ci sarà così beneficio per la salute di entrambi, sia tuo che delle api stesse.
- Preferire gli alimenti biologici italiani (sopratutto la frutta e verdura), che preservano la biodiversità – e sono indispensabili al nutrimento degli insetti impollinatori. Biologico a km 0 produce anche meno inquinamento.
- Giardino e orto individuale: Piantare nel giardino sia piante da fiori che ortaggi che sono amici delle api. Coltiva con SOLO sementi biologiche non trattate con neonocotinoidi e utilizza trattamenti naturali per combattere i parassiti che attaccano le tue piante, senza utilizzare sostanze tossiche che distruggono anche le api e gli insetti impollinatori.
“Un mondo in pericolo” – documentario sulla saggezza delle api e una riflessione sul futuro del nostro pianeta
Trailer italiano del film-documentario “Un mondo in pericolo” (More than Honey) del regista svizzero Markus Imhoof, distribuito in Italia da Officine UBU. Grazie a delle riprese spettacolari viene descritta in modo emozionante la vita dell’alveare.
Quanto ti è stato utile questo articolo?
[ratings]
COMMENTS