Il miele di rododendro è uno dei 3 mieli italiani ad essere Presidio Slow Food. Un miele raro, gli apicoltori devono fare grandi sforzi per portare i loro alveari sulle vallate alpine più soleggiate.
Miele di rododendro: come si produce
Tra i molti tipi di miele, rododendro è uno dei mieli più rari e pregiati che si possano trovare in Italia, per questo molto ricercato dai suoi numerosi estimatori.
Il rododendro è una pianta che in Italia troviamo crescere spontanea il tutto l’arco alpino. Questa pianta offre abbondante nettare e polline alle api, portate sui pascoli da apicoltori nomadi.
Nel periodo delle fioriture in giugno-luglio, gli alveari vengono portati sui versanti Alpini più esposti al sole, a quote comprese tra i 900 e i 1500 mt. In alcuni casi le api possono volare sino a oltre 2000 mt per raccogliere il nettare di questo fiore in queste zone assolutamente incontaminate.
Questo miele di alta quota è molto difficile da produrre per via delle condizioni climatiche che a quelle altitudini possono influenzare le fioriture. Sono infatti molte le annate in cui non vi è produzione.
Annoverato tra i mieli Presidio Slow Food per i Mieli di Alta montagna, insieme con melata d’abete, millefiori di alta montagna. Questo presidio tutela le piccole produzioni di qualità di mieli raccolti oltre i 1200 mt.
Miele di rododendro caratteristiche
Un miele di rododendro deve possedere queste caratteristiche:
- Consistenza: quando puro cristallizza rapidamente.
- Colore: da incolore a giallo paglierino nel miele liquido, da bianco a beige cristallizzato.
- Sapore: dolce, vegetale, delicato. Se le api hanno raccolto anche lampone e melata diventa più fruttato.
Trovare un miele di rododendro puro è particolarmente difficile. Molto spesso si trova mischiato ad altre specie vegetali che ne modificano l’aroma. Tra i più comuni, si ricorda che la presenza di lampone rende il sapore più fruttato, mentre il timo più pungente.
In Valle d’Aosta invece è piuttosto comune trovare un miele di rododendro con note di melata d’abete. Mentre in Alta Valsesia si può raccoglie un miele dalle note floreali.
Spesso in commercio si trovano mieli dichiarati “di rododendro” ma che non corrispondono al miele monofloreale. Negli anni quando questo miele non viene in purezza gli apicoltori che mantengono un alto livello di professionalità come Allessando Ansermé lo classificano come millefiori di montagna con rododendro.
Miele di rododendro proprietà e benefici
Il fatto di essere prodotto ad Alta quota lo rende uno dei mieli meno contaminati che si possano trovare nel mondo. Qui non sono presenti aree industriali e insediamenti urbani. L’aria è pura, l’acqua limpida, non ci sono nelle vicinanze coltivazioni intensive e le api possono operare indisturbate, senza fonti di stress.
Nella tradizione popolare al miele di rododendro vengono attribuite proprietà depurative, ricostituenti, di calmante dei centri nervosi e utile contro l’artrite.
Anche se in questo miele non si trovano residui di metalli pesanti, ne tracce di erbicidi come il pericoloso glifosato, può essere comunque contaminato dai farmaci che la maggior parte degli apicoltori utilizza nei trattamenti delle api.
Se desideri avere un miele con benefici per la tua salute, dovresti cercare un miele di rododendro biologico da piccoli apicoltori.
Miele di rododendro biologico di Alta Qualità
Su The Honeyland abbiamo selezionato 2 dei migliori mieli artigianali biologici di produzione limitata:
- Miele di Rododendro dell’Alta Valsesia Presidio Slow Food.
- Miele di Rododendro selvaggio dei Pirenei (Alpi francesi)
Un miele tossico?
Probabilmente ricercando informazioni riguardanti il miele di rododendro ti è capitato di sentirlo descrivere come un miele tossico.
Dalle circa 700 le specie botaniche di rododendro presenti sul pianeta, 5 di esse sono risultate essere produttrici di nettare tossico – data dalla graianotossina. In particolare il miele di R. ponticum e R. flavum (nota col nome di azalea pontica), originarie dell’Asia minore e diffuse in Turchia, può causare l’avvelenamento.
In queste regioni che in passato furono segnalati alcuni casi di intossicazione dopo che alcune persone avevano ingerito miele di rododendro contaminato.
Per fortuna nelle specie di R. ferrugineum (Rosa delle alpi) che cresce spontaneo sulle nostre montagne, tali sostanze sono state riscontrate solo nelle foglie, velenose sia per esseri umani che per il bestiame. Il nettare, e di conseguenza il miele, non sono un nocive né per l’uomo né per le api.
In Italia il problema può essere dato da rododendro ornamentali coltivati nei giardini e visitati dalle api, quindi nei mieli millefiori raccolto in città.
Quindi per evitare inconvenienti acquistate solo miele italiano artigianale che specifica in etichetta la zona di raccolta da coltivazioni spontanee montane.
Per approfondire: Tipi di miele italiano: oltre 50 varietà